Volentieri pubblico la lettera del Presidente Emerito delle ACLI Baviera, Cav. Giuseppe Rende.

Fernando A. Grasso

Caro Presidente Acli Baviera e famiglia ACLI "FAI",

Penso al disagio che gli eventi di queste settimana la Repubblica Italiana ci ricorda tramite la testimonianza del Presidente Mattarella, dovrebbe svegliare tante"coscieze ossopite", incominciando dal senso di cittadinanza alla consapevolezza del Creato. Il passaggio della vita terrena (oltre al dono dai genitori e il godimento della Natura) esiste un Creato che sfugge a tante"menti". L'uomo non č padrone e ha un compito naturale di goderlo, svilupparlo e tutelarlo per le future generazioni. Le stragi, gli abusi, le guerre sono opere di "esseri viventi senza valori" e ciechi dall“egoismo, o dal potere non hanno "il Prossimo". La nostra vita associativa ACLI (FAI) ci ha arricchito "di Prossimo" e la vita nell'emigrazione ci ha confermato questa realtą del Creato: "vivere e lasciare vivere", operando ovunque e con chiunque per la giustizia e dignitą umana. Il Presidente Mattarella con pacatezza e convinzione continua a riptere che la "dignitą del cittadino verso lo Stato" č garanzia di pace e progresso. Ecco, la memoria sulle stragi richiama il governo e la giustizia ad essere vigili su tali fenomeni e con decoro e determinazione agire per il bene comune. Saluti a voi tutti.

Giuseppe Rende