Comunicato stampa ACLI BAVIERA  20/02/2020

“La strage di Hanau “              Il Presidente Carmine Macaluso

Le ACLI Baviera esprimono il loro profondo cordoglio ai Famigliari e Amici delle vittime di nazionalità straniera, soprattutto turca, cadute per mano di un vile gesto di odio e snaturato razzismo, che ancora oggi serpeggia e si diffonde nelle moderne società e che ad Hanau, in Assia, nelle ultime ore ha seminato terrore e distrutto vite innocenti.

Alla militante xenofobia non bisogna né arrendersi, né abituarsi, ma opporre forte, motivata resistenza e sempre più, reiteratamente difendere i valori della tolleranza, della dignità umana superando le differenze di razza, religione e provenienza. La Germania è il Paese in Europa che, maggiormente, in forma ininterrotta si  è confrontata con i flussi d’emigrazione di massa dal secondo dopoguerra in poi. Ha maturato, negli anni,  processi d’integrazione non sempre scontati e perorato la  condivisione di valori irrinunciabili nella società di accoglienza di oggi, animati soprattutto da un'idea d’Europa vincente nell’affermare progetti di pace, libertà e progresso nella democrazia.

La nascente affermazione di forze politiche in Europa, in Germania che si richiamano falsamente al pericolo dei flussi emigratori e di contaminazioni culturali ed etniche, non può  né deve sottovalutarsi, impone una coscienza viva e vibrante per una reazione diffusa e convinta.

Il gesto, la strage di Hanau, non si riduce subendone l'esito, è una ferita che lacera, che sanguina, pone il caso  anche dentro di noi, niente può essere come prima, perché la xenofobia prospera finché dura la protezione del silenzio. Le ACLI Baviera elevano la propria voce, non solo un’inquietudine morale, per denunciare un orrore, affinché si superino atteggiamenti puramente refrattari ed si affermi una moderna, positiva visione di possibile convivenza pacifica e solidale.