Monaco
di Baviera 25 Aprile 2018
COMUNICATO DELLE ACLI BAVIERA
La
Resistenza: ritorno
alla migliore identità
di un Popolo
Le
Acli Baviera, espressione della società civile, nella ricorrenza del 25 Aprile,
Festa nazionale della Liberazione in Italia, riaffermano i valori
della Resistenza partigiana, fondamentale nel recupero di una dignità
nazionale antifascista, imprescindibile per la riaffermazione della libertà
e democrazia in un Paese, allora, segnato dalla dittatura, guerra,
sopruso e violenza.
Proprio
le notizie di rinnovate tragedie del mare, nel canale di Sicilia, nelle scorse
ore, con centinaia di profughi ammassati su barconi, vittime di carnefici e
trafficanti di morte annunciata, impongono non solo una generale riflessione ma
un efficace coordinamento internazionale in grado di creare prospettive di vita,
solidarietà e giustizia. Valori che la Resistenza ha cucito sin dall’inizio
sul petto e sui vessilli di frontiera.
Le
ACLI Baviera desiderano contribuire a rendere questa memoria storica
responsabilità comune, diffusa e popolare, radicata negli uomini e donne di
buona volontà, perché costituiscono
il fondamento e i valori della Costituzione attuale della Repubblica
italiana, che senza quell’esperienza
di sacrificio ed abnegazione non sarebbe fiorita dalle ceneri della
guerra e del fascismo. Esso non
produsse singoli responsabili di episodi efferati; dietro ai sicari, una
moltitudine che quei delitti ha coperto con il silenzio e una codarda
rassegnazione, una classe dirigente sospinta dall’inettitudine e dalla colpa
verso la totale rovina. La Resistenza rappresenta la risposta di coraggio
ed opposizione al regime fascista persecutorio e soggiogante.
Se gelosamente conservata, la memoria, ancora oggi, in Italia, in Europa sarà capace di generare nuova passione umana e civile per nutrire una speranza condivisibile per il futuro. Ma il ricordo interpella anche il ruolo delle Istituzioni, perché ad esse è affidato precipuamente il compito di sostenere e forse anticipare la coscienza collettiva di una Comunità, nei loro gesti vi è una valenza pedagogica fondamentale. La memoria costituisce il debito inestinguibile da pagare verso questi Eroi e Martiri della democrazia, avversari ,a costo della propria vita, di tutte le forme di dittatura, razzismo e genocidio. Essa non ci rende prigionieri del passato, se riappropriarsi del ricordo del patire e delle speranze spinge ad impegnarsi per una nuova stagione di libertà e liberazione.
Carmine Macaluso
Presidente